Non rimarrà traccia

Frammenti sparsi dalla zona del disastro

«La guerra è come una droga, crea dipendenza». The Hurt Locker

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Siamo sempre lo straniero di qualcun altro. (T.B. Jelloun)

Dopo l’ultima strage di Parigi e le brutali violenze dell’attualità, torniamo a parlare di guerra e di dipendenza, del confine – già più volte esplorato- tra coraggio e alienazione.

E oggi che in qualche modo i morti e le vittime della guerra in corso ci sono familiari, ci fermiamo a interrogarci sul senso di questa vita, di questi eventi.

Ma questa guerra è in corso da tempo! E ha radici che affondano in un intricato terreno di interessi, guadagni, speculazioni, follia. E questi morti, feriti e traumatizzati ci sono in continuazione! E ci passano davanti e accanto, e ci chiedono aiuto ogni giorno.

Si parte con The Hurt Locker, film del 2008 diretto dalla grandissima Kathryn Bigelow e scritto dal giornalista Mark Boal: ambientato durante la guerra in Iraq, ci racconta la storia di un’unità speciale antimina che ha il compito di prevenire gli attentati dei kamikaze.

Per passare attraverso lo splendido Timbuktu (2014) del regista mauritano Abderrahmane Sissako, racconto corale capace di alternare lirismo e crudezza: non una semplice decostruzione cronachistica, ma una narrazione sentita e toccante, in cui la delicatezza di una religiosità pacifica si scontra con il modo più intransigente di vivere l’Islam.

E infine ci regaliamo l’ennesimo capolavoro d’animazione partorito dallo studio Ghibli: con Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento (2010), al tema già sovente esplorato della comunicazione tra esseri diversi e del valore della fiducia reciproca, trattato con straordinaria delicatezza e dignità, si aggiunge in questo film quello sociale di una modalità di vivere che “prende a prestito” ciò di cui necessita, relegando nell’inutilità il denaro e sintonizzandosi sull’odierno tempo di crisi, economica e immobiliare.

Amelia, Sala comunale F. Boccarini

P.zza Augusto Vera, 10

Venerdì 20 novembre – ore 21.00

THE HURT LOCKER

Un film di Kathryn Bigelow

Con Jeremy Renner, Anthony Mackie, Guy Pearce, Ralph Fiennes, Brian Geraghty

durata 131 min. – USA 2008 – v.o.sott.it.

I 40 giorni al fronte, in Iraq, di una squadra di artificieri e sminatori dell’esercito statunitense, unità speciale con elevatissimo tasso di mortalità. Quando tutto quel che resta del suo predecessore finisce in una “cassetta del dolore”, pronta al rimpatrio, a capo della EOD (unità per la dismissione di esplosivi) arriva il biondo William James, un uomo che ha disinnescato un numero incredibile di bombe e sembra non conoscere la paura della morte. Uno che non conta i giorni, un volontario che ha scelto quel lavoro e da esso si è lasciato assorbire fino al punto di non ritorno.

Nel film i ruoli principali sono svolti da attori poco noti, come comparse partecipano numerosi rifugiati iracheni e, curiosamente, i tre attori più noti (Ralph Fiennes, David Morse e Guy Pearce) non totalizzano più di dieci minuti di presenza ciascuno, due interpretando personaggi uccisi nella storia.

Il film ha vinto 6 Premi Oscar nel 2010: miglior sceneggiatura originale, miglior montaggio, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro, miglior regista e miglior film.

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Sabato 21 novembre – ore 21.00

TIMBUKTU

Un film di Abderrahmane Sissako

Con Ibrahim Ahmed, Toulou Kiki, Abel Jafri, Fatoumata Diawara, Hichem Yacoubi

durata 97 min. – Francia, Mauritania 2014 – v.o.sott.it.

A poca distanza da Timbuktu, dove domina la polizia islamica impegnata in una jihad in cui divieto si aggiunge a divieto, una famiglia vive tranquilla sulle dune del deserto. Sotto un’ampia tenda Kidane, Satima e la loro figlia Toya possono solo cogliere dei segnali di quanto accade in città. Il giorno in cui il loro pastore dodicenne si lascia sfuggire la mucca preferita che distrugge le reti di un pescatore nel fiume che scorre tra la sabbia, tutto però muta tragicamente. L’animale viene ucciso e Kidane non accetta il sopruso.

Ha concorso per la Palma d’oro al Festival di Cannes 2014, dove ha vinto il Premio della Giuria Ecumenica e il François Chalais Prize. Ha ricevuto la candidatura all’Oscar al miglior film straniero nell’ambito dei Premi Oscar 2015.

Un film rigoroso realizzato da uno dei Maestri del cinema africano. (Giancarlo Zappoli, MyMovies)

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Domenica 22 novembre – ore 17.30

ARRIETTY

Un film di Hiromasa Yonebayashi

Con Mirai Shida, Ryûnosuke Kamiki, Shinobu Ôtake, Keiko Takeshita, Tatsuya Fujiwara

Animazione, durata 94 min. – Giappone 2010

Sotto il pavimento di una grande casa situata in un magico giardino alla periferia di Tokyo, vive Arrietty, una minuscola ragazza di 14 anni, con i suoi altrettanto minuscoli genitori. La casa è abitata da due vecchiette, che ignorano la presenza di questa famiglia. Un giorno Sho, un ragazzo di 12 anni che deve sottoporsi a cure mediche, si trasferisce nella casa. I genitori di Arrietty le hanno sempre raccomandato di non farsi vedere dagli umani, ma la ragazzina non li ascolta e Sho si accorge della sua presenza. I due iniziano a confidarsi e in breve tempo nasce un’amicizia…

L’ultimo capolavoro dello studio Ghibli. Una meraviglia di bellezza e poesia.

Arrietty, ora sei una parte di me!

 

Note

Ingresso con tessera OV 2015 e sottoscrizione

Graph Luigia Stefanucci

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