Welcome to the machine

Libertà, strade senza fine e sfide ai limiti

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 Abernathy: What’s Vanishing Point? 

Zoe: What’s Vanishing Point? I’m supposed to be the noodle one. It’s just one of the best American movies ever made.

Quentin Tarantino lo fa dire alle sue ragazze in Grindhouse – A prova di morte: ma è chiaro che chi sta dicendo che Punto Zero è uno dei migliori film americani di sempre è proprio lui. Nel suo film-omaggio al cinema exploitation e action anni 70, Tarantino pesca a piene mani dalla mitologia e nell’iconografia del film più celebre di Richard Sarafian: questa mini-rassegna è dedicata a loro.

Iniziativa in collaborazione con il Club Il Magnete, in occasione della manifestazione Amelia Motori 2015

 

Amelia (TR)

Biblioteca comunale Luciano Lama

Sala Conti Palladini

Largo Caduti delle Stragi di Nassiriya e Kabul, 1

 

Venerdì 26 giugno – ore 21.30

Vanishing Point

Un film di Richard C. Sarafian

Con Barry Newman, Dean Jagger, Cleavon Little

Durata 107 min. – USA 1971 – v.o.sott.it.

Un giovane americano parte da Denver verso San Francisco a bordo di una automobile da consegnare a un cliente. Ex corridore professionista, licenziato per uso di stimolanti, privato dell’affetto di una ragazza, morta tragicamente, egli ha accumulato in sé una tale carica di insoddisfazione e di furore represso, da sentire il bisogno di scaricarsi guidando ad alta velocità. Comincia così, attraverso tre stati, dal Colorado alla California, una spietata caccia allo spericolato automobilista.

“Un film plastico e metafisico che corre dritto come il suo protagonista”, così Alberto Moravia definì Vanishing Point, noto in Italia con il titolo di Punto zero, pellicola diretta nel 1971 da Richard C. Sarafian e conosciuta ai più per l’esplicito omaggio tributatole da Quentin Tarantino (e chi se no?) in Grindhouse – A prova di morte.

Si tratta di uno dei capisaldi dell’exploitation degli anni settanta. In considerazione dell’importanza data alla vettura di Barry Newman, si può affermare che la vera protagonista della pellicola è la Dodge Challenger R/T bianca del 1970.

Il film è famoso per gli scenari che si snodano lungo il Sud-ovest statunitense e per il suo commento sull’epoca post-festival di Woodstock degli Stati Uniti; è stato inoltre uno dei primi film (dopo Easy Rider) a usare una colonna sonora a ritmo rock.

Un film che a distanza di oltre 40 anni mantiene inalterata la sua carica dirompente d’anarchica vitalità e continua a essere – ancora oggi – un film culto.

“In quel film – disse Serafian a Turner Classic Movie – ho avuto proprio la possibilità di psicanalizzare la velocità”.

 “Nessuno si chiede più quando Kowalski si fermerà, ma chi riuscirà a fermarlo.” (Super Soul, trasmettendo da radio Kow)

 

Sabato 27 giugno – ore 21.30

Grindhouse – A prova di morte

Un film di Quentin Tarantino

Con Kurt Russell, Sydney Tamiia Poitier, Vanessa Ferlito, Jordan Ladd, Tracie Thoms

durata 116 min. – USA 2007 – v.o.sott.it.

Jungle Julia, la ragazza più sensuale di Austin, in Texas, torna tardi ogni notte insieme alle sue due migliori amiche, Shanna ed Arlene. Le tre ragazze, tutte molto carine, si divertono a passare le serate tra due locali di Austin, il “Guero’s” e il “Texas Chili Parlor”, dove attirano gli sguardi indiscreti degli avventori. Tra i tanti camionisti e motociclisti presenti al locale c’è Stuntman Mike, un killer misogino psicopatico schizofrenico, il cui volto è solcato da una strana e spaventosa cicatrice.

“Death proof è pura libertà espressiva, gioco non-sense di personaggi accennati e mai coltivati fino in fondo, in un ubriaco fluttuare dei punti di vista, che castra ogni possibile psicologismo e ogni vago tentativo di immedesimazione, a favore di un’emotività fondata unicamente sull’intensità di alti (gli strappi violenti) e bassi (i momenti di stasi), sottomessi alle leggi estremamente personali di una gerarchia estranea alle logiche narrative comuni. (…) È questo, in ultima istanza, Death proof: una esaltante superficie ludica sotto cui pulsano, confondendosi, un’autoironica vena di sincerità e una dilagante nostalgia.” (Gli Spietati, Rivista di cinema online)

 Niente è più affascinante dell’ego ferito di uno splendido angelo…

Sai quando ho detto che questa macchina è a prova di morte? Beh, non era una bugia, questa macchina è a prova di morte al cento per cento. Ma la cosa vale solo per chi è seduto al mio posto. Stuntman Mike

 

Entrata con tessera OV 2015 e sottoscrizione

Grafica a cura di Luigia Stefanucci

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