Lo sguardo delle donne

Passato e presente, giovani donne oggi e negli anni della protesta

sguardo donne

La giornata internazionale della donna (comunemente definita in modo improprio festa della donna) ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo.

Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922.

Noi la celebriamo così…

 Amelia (TR)

Sala Flavio Boccarini (P.zza Augusto Vera, 10)

 Venerdì 7 marzo – ore 18.00

 In collaborazione con Associazione MappaMondo Onlus

 Sguardi del cinema sui legami affettivi

Conduce l’incontro: Francesca Fanelli “Verso un cambiamento nelle relazioni affettive e di intimità”

Dal libro: La violenza sulle donne. Riconoscerla, contrastarla e prevenirla (Morlacchi 2013)

L’industria cinematografica lancia icone maschili e femminili che, entrando a far parte dell’immaginario collettivo, influenzano modi di essere, pensare e fare delle persone.

Sguardi del cinema sui legami affettivi è un laboratorio sulla narrazione. I racconti prendono spunto dalla visione di 8 brevi sequenze di film (durata complessiva 22 minuti) selezionate in base al contenuto della conversazione.

Il modulo formativo permette di sviluppare la creatività sia del/la formatrice/ore che dei/le partecipanti: alla visione del video proposto è possibile inserire, sia prima che dopo, diversificate attività come la costruzione di brevi sceneggiature, di flip-book, giochi di gruppo su sentimenti, emozioni e sessualità, la conduzione di un cineforum.

Francesca Fanelli è Dott.ssa in Sociologia, Specialista in Metodi e Tecniche della Ricerca Sociale. È socia fondatrice di MappaMondo Onlus, associazione impegnata nella promozione della convivenza interculturale nel territorio. Dal 2011 concentra l’attenzione sul tema delle relazioni tra i sessi, in particolare in quelle affettive e intime all’interno della famiglia.

 A seguire: Cine Cena vegetariana (offerta libera)

 Ore 21.00

 Ultimo tango a Parigi

 Un film di Bernardo Bertolucci

 Con Marlon Brando, Maria Schneider, Maria Michi, Giovanna Galletti, Gitt Magrini

Italia 1972

Un uomo, rimasto vedovo della moglie suicida, si aggira per Parigi in preda a una irrefrenabile malinconia, dovuta, oltre che alla perdita della sua compagna, a un passato confuso e alla perdita della giovinezza.

L’incontro con una giovanissima ragazza borghese e il loro fulmineo rapporto sessuale cambierà la vita di entrambi. Ma l’uomo sembra imprigionato in una sorta di ossessione erotica, che solo in un primo tempo è condivisa dalla giovane.

Quando scemerà l’interesse della ragazza per quel rapporto senza futuro, questa ucciderà il suo amante.

 Trasformeremo il caso in destino Jeanne (Maria Schneider)

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 Sabato 8 marzo – ore 17.30

  La collina dei papaveri

 Un film di Goro Miyazaki – Giappone 2011

Questo secondo lungometraggio di Goro Miyazaki è un film sull’amore inteso come dedizione.

Ed è un film sulla contestazione giovanile, come lo sono tanti recenti film europei sul ’68, ma conserva un’anima romantica e persino un abito quasi melodrammatico perché è proprio di questo che tratta: di un nuovo inizio che però non vuole dimenticare la tradizione.

Ambientato nel secondo dopo-guerra, con tutto quello che ha significato per il Giappone, e concepito nel dopo tsunami, è un racconto che invita ad arrotolarsi le maniche per far posto ad un nuovo sentire, senza perdere la nostalgia.

Un film, per giovani di ieri e di oggi, sull’importanza di avanzare senza radere al suolo il passato. Come si può pensare di costruire un futuro se si dimentica il proprio passato?

  ore 21.00

 Vogliamo anche le rose

 Un film di Alina Marazzi

Italia, Svizzera 2007

Un documentario che racconta il profondo cambiamento avvenuto nel costume in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta grazie alla liberazione sessuale e al movimento femminista.

Vengono riproposte le più importanti tappe di questo percorso filtrandole attraverso lo sguardo femminile di una regista poco più che quarantenne.

Dichiara la regista: “Ho voluto ripercorrere la storia delle donne tra la metà degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta per metterla in relazione, a partire dal ‘caso italiano’, con il nostro presente globale, conflittuale e contraddittorio. Con l’intenzione di offrire uno spunto di riflessione su temi ancora oggi parzialmente irrisolti o oppure addirittura platealmente rimessi in discussione“.

Insomma, rivoluzione sessuale e femminismo negli Anni Sessanta e Settanta in un’Italia che avrebbe visto mutare il ruolo della donna.

 

Per gli eventi cinematografici: entrata con tessera 2014 e sottoscrizione