Con la mia voce

Percorsi cinematografici e sperimentazioni musicali

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Musica, canto, voce: questi tre elementi caratterizzano la scelta cinematografica di questo fine settimana ad Amelia, ad opera dell’ass. cult. Oltre il Visibile. La rassegna, dal titolo “Con la mia voce”, intende esplorare percorsi cinematografici d’autore e attivare sperimentazioni musicali.

Venerdì 24 maggio, ore 21.30, c/o la Sala “Flavio Boccarini”, sarà proiettato il bellissimo e toccante documentario La voce della musica (Italia, 2006), di Helmut Failoni e Francesco Merini.

Il film documenta i viaggi che Claudio Abbado ha compiuto nel 2005 e nel 2006 in Venezuela e Cuba. In questi due anni il maestro ha passato molti mesi soprattutto in Venezuela, un paese dove più di un terzo della popolazione vive sotto la soglia della povertà. Ciò nonostante 240mila giovani sono stati salvati dalla strada, dalla violenza, dalla droga, attraverso la musica grazie al Sistema Orchestrale ideato 30 anni fa da José Antonio Abreu. Un sistema che conta oggi 100 orchestre giovanili e 90 orchestre infantili.

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Sabato 25 maggio, c/o il Complesso Sant’Angelo (Via La Valle, 1), con inizio alle ore 16.00, si potrà partecipare al Seminario di vocalità “La voce libera”, a cura della cantante e maestra di musica Assia Polito.

Il seminario si prefigge di “conoscere e scoprire gli ambiti più segreti della voce attraverso un viaggio alla scoperta di se stessi. Ritrovare un rapporto con il corpo tramite un percorso di conoscenza più intima della voce”. L’incontro è rivolto a tutti coloro siano interessati o incuriositi dal mondo affascinante della voce, o a chi ne fa un uso più specifico: cantanti, attori, insegnanti ecc.

La sera, poi, alle ore 21.30, ci si sposterà c/o la Sala “Flavio Boccarini”, dove si potrà assistere alla proiezione de La Voce Stratos (Italia, 2009), un film documentario di Luciano D’Onofrio e Monica Affatato.

Il film testimonia che, a più di 25 anni dalla sua morte, la voce di Stratos continua a suscitare entusiasmi ed emozioni.

Il corpus del suo lavoro mostra un’eterogeneità unica, estendendosi dai territori della musica commerciale a quelli del rock, del jazz, della musica contemporanea e dell’avanguardia più radicale, sempre a livelli insuperati. Per estensione e intensità il carattere del suo lavoro assume l’inafferrabilità del mito, mito che egli realmente è stato per quegli anni, nei quali la sua voce rappresentava al massimo grado la volontà di cambiamento, di creazione del nuovo e di distruzione del dogma.

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La Rassegna avrà termine domenica 26 maggio con la proiezione (Sala “Flavio Boccarini”, ore 21.00) diColazione da Tiffany, il capolavoro del 1961 diretto da Blake Edwards, con Audrey Hepburn e George Peppard (tratto dall’omonimo romanzo di Truman Capote).

“Moon river, wider than a mile, I’m crossing you in style some day…”: indimenticabili le note di Moon Riverche accompagnano Audrey Hepburn, con il suo incomparabile stile.

Uno stile senza tempo per uno dei capolavori intramontabili della commedia americana: non a caso gli unici due Oscar vinti dal film andarono alla colonna sonora, con la partitura originale composta e diretta da Henry Mancini ispirato dalla malinconia dell’attrice, e i testi di Johnny Mercer, oltre alla miglior canzone, quella “Moon River” cantata, come detto, dalla stessa Hepburn.

 

Per tutti gli eventi è richiesta soltanto l’iscrizione all’ass. Oltre il Visibile e una piccola sottoscrizione