Piovono film

Per diffondere attraverso l’arte e la cultura il tema dell’acqua nelle sue varie declinazioni

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In occasione dell’importante iniziativa Umbria Water Festival 2013 l’ass. cult. Oltre il Visibile organizza ad Amelia (TR) la Rassegna cinematografica dal titolo Piovono film.

Da giovedì 16 a domenica 19 maggio protagonisti saranno una serie video, film e documentari tra i più belli e significativi al mondo, con l’intento di diffondere attraverso l’arte e la cultura il tema dell’acqua nelle sue varie declinazioni.

Si parte giovedì 16 maggio, ore 21.00, Sala “Flavio Boccarini” (P.zza Augusto Vera) con tre documentari, tutti di produzione italiana.

Il fiume di plastica, un documentario di Massimiliano Sbrolla (Italia, 2008, 10 min.), con cui viene fotografato in modo impietoso lo stato di salute del fiume Tevere, ricettacolo di rifiuti di ogni tipo (specialmente dopo la piena del Tevere nel 2008).

La terra del fiume, un documentario di Gino Cammarota (Italia, 2005, 16 min.), per il quale sarà presente il regista. Girato in Brasile/Amazzonia, La terra del fiume è un documentario sul fenomeno dell’espulsione delle popolazioni rivierasche ad opera delle imprese costruttrici di dighe, che sommergono migliaia di ettari di terra buona da coltivare.

Con i miei occhi, un documentario di Giorgio Diritti (Italia, 2002, 52 min.). Un viaggio dalla foresta dell’area indigena dei Satarè-Mawè, lungo il fiume Andirà e il Rio delle Amazzoni fino a giungere a Manaus, la capitale dello stato Amazonas, in Brasile. Il protagonista del viaggio è lo sguardo di un giovane ragazzo indio, partito alla ricerca del fratello, fuggito da una scuola agricola di padri missionari cattolici.

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Venerdì 17 maggio, ore 21.30, Sala “Flavio Boccarini” (P.zza Augusto Vera), sarà la volta de L’incubo di Darwin, un documentario di Hubert Sauper (Francia, Austria, Belgio, 2004, 107 min.).

Negli anni’60 è stato perpetrato un disastro ecologico in Tanzania. Il pesce Persico del Nilo è stato immesso (volontariamente?) nel lago Victoria, il secondo lago più grande del mondo, distruggendo irrimediabilmente la fauna ittica. Quell’atto scellerato contro l’ambiente ha generato anche risvolti positivi, sviluppando l’economia dei luoghi limitrofi e generando lavoro per esportare il pesce in Europa, in un paese in cui la povertà e la morte per indigenza sono all’ordine del giorno.

Un documentario viene realizzato per mostrare, e far raccontare in prima persona dai protagonisti la realtà delle cose. Ne L’incubo di Darwin, la realtà è il parallelismo fra il mondo umano e il mondo animale, soggiogati entrambi dalla stessa dura regola: la sopravvivenza.

“Solo il più forte sopravvive”, dichiara un tanzaniano, e si riferisce soprattutto alla necessità di portare a casa il necessario per sfamare la propria famiglia. Se un capo famiglia, durante la pesca, è sbranato dai coccodrilli o muore per l’Aids, diffuso in gran parte della popolazione, l’unica soluzione per sottrarsi a una fine certa, è che le donne si prostituiscano con i pescatori e i piloti provenienti dal vecchio continente.

L’incubo di Darwin è un documentario duro, estremo, correlato alle leggi della natura e dell’evoluzione, dove il sole allo Zenith è sempre più buio.

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Sabato 18 maggio, ore 21.00, al Chiostro “Flavio Boccarini” comparirà come per magia Flow, di Paul Harden e Grazia Genovese, una video-installazione modulare dove, sulle superfici di dodici ombrelli bianchi, prende forma una storia colorata fatta di flussi e barriere, incontri, separazioni e sorprese.

A seguire, c/o la Sala “Flavio Boccarini”, ore 21.30, proiezione de Il diamante bianco, un documentario di Werner Herzog (Gran Bretagna, Germania, 2005, 90 min.). Presentazione a cura di Sergio Ponzio, critico cinematografico.

Resoconto dell’indimenticabile avventura intrapresa dal regista Werner Herzog e dall’ingegnere aerospaziale Graham Dorrington a bordo del dirigibile White Diamond, progettato dallo stesso Dorrington per sorvolare la Guyana ed esplorare da vicino l’immensa foresta amazzonica. Uno dei più bei documentari mai realizzati al mondo.

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Infine la Rassegna si chiude domenica 19 maggio con Immag-in-azione! L’arte in ogni senso: tra cinema e laboratori esperenziali per bambini.

Dalle ore 16.00: visita alle Cisterne Romane (in collab. con l’ass. I Poligonali), P.zza Matteotti, con gioco/caccia al tesoro a cura di Claudia De Paoli e Marta Morelli.

A seguire, ci si sposterà c/o la Sala “Flavio Boccarini”, dove è prevista la proiezione di Ponyo sulla scogliera, un film di Hayao Miyazaki (Giappone, 2008, 103 min.).

Mentre alle ore 21.00 si potrà ammirare Un tranquillo week-end di paura, un film di John Boorman (USA, 1972, 109 min.).

Quattro amici di Atlanta (Georgia) decidono di passare un weekend discendendo in canoa il fiume Chattooga che attraversa la valle della Cahula, prima che il paesaggio sia sconvolto dalla costruzione di una diga. La gita si trasforma in un incubo di violenza e di morte.

Tratto da un romanzo di James Dickey che l’ha sceneggiato e che compare nel film nella piccola parte di uno sceriffo, il film svolge i temi del confronto tra natura e civiltà, tra mondo urbano e mondo rurale e della necessità della violenza individuale a contatto con la natura selvaggia. Quello dei quattro cittadini è un viaggio negli inferi dell’inconscio, del pre-storico, del mito in un contesto di dolore e di morte.