Donne (in)visibili

In India e in Italia dove la vita scorre lenta e nascosta

8-9-marzo

Abbiamo selezionato due recenti pellicole, ambientate in India e in Italia, frutto di produzioni coraggiose che affrontano tematiche sconosciute e ancora nascoste (e a cui è impossibile rimanere indifferenti).

Si parte venerdì 8 marzo con la proiezione di Gangor (India, Italia, 2010), un film di Italo Spinelli, tratto da un racconto della grande scrittrice e attivista Mahasweta Devi, tra le più combattive per i diritti delle donne nel suo paese.

In particolare per quelle comunità emarginate a cui la protagonista del film, Gangor, appartiene. Dove la vita scorre lenta, la violenza sulle donne corre veloce: durante un reportage in Purulia, Bengala occidentale, il fotoreporter Upin resta ammirato dal seno di una giovane che sta allattando il suo bambino; lei, dietro compenso, si lascia fotografare. Pubblicata sulle prime pagine dei giornali, l’immagine le rovina la vita lasciandola in balia, indifesa com’è, della violenza maschile e dello stupro.

Alla proiezione, preceduta da una cena buffet multi-etnica offerta dalle donne della Consulta per l’integrazione, sarà presente il regista Italo Spinelli, che ci parlerà della sua personale relazione con l’India, costruita nel tempo e profondamente: anni di viaggi, studio, contatti, lavoro di diffusione culturale (Spinelli nel 2000 ha fondato a Roma il bel festival Asiatica film mediale, che permette al pubblico italiano di conoscere quanto accade nel cinema indiano).

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Sabato 9 marzo sarà la volta di Cadenas (Italia, 2012), il recente film documentario di Francesca Balbo.

Il film è ambientato in quella parte di Sardegna che si snoda tra la Trexenta, il Campidano e il Gennargentu, dove corre un treno senza tempo, il cui passaggio è salutato da piccoli puntini gialli che agitano una paletta verde e rossa, le guarda-barriera. Un lavoro che si eredita in linea femminile da generazioni.

Il film racconta proprio di queste donne, le guarda-barriera sui binari delle Ferrovie della Sardegna: la loro vita, il loro lavoro, il rapporto con il tempo e lo spazio della Ferrovia. Sono donne che, come molte altre donne nel mondo, lottano per i loro diritti di lavoratrici e per una migliore qualità della vita, mentre vivono immerse nell’attesa, circondate da una natura immobile, dove ogni elemento del progresso rappresenta una minaccia.

 La proiezione sarà preceduta e seguita da letture a tema e letterarie sul mondo delle donne.