Forget the mistake

ERRARE NEL LABIRINTO DELL’ERRORE

Che la diritta via era smarrita […] Dante, Inferno, v. 3

Cuiusvis hominis est errare; nullius, nisi insipientis, in errore perseverare Cicerone, Phil., XII, 5

Difficile trovare un’esperienza più ordinaria dell’errore e, nonostante ciò, non è quasi mai possibile eliminare del tutto la bruciante o imbarazzante reazione che ne consegue.  Addirittura si può scoprire, in colui che “mette a nudo” l’errore, quella certa imperterrita soddisfazione di chi sa qual è la cosa effettivamente giusta da fare o da dire.

Un dato certo è che all’errore non ci si abitua e, soprattutto, non ci si arrende. Mai. L’errore alimenta speranze e paure. In fondo è uno spettro. Ci accompagna e capita che ci preceda e ci segua.

L’errore non si dà subito in maniera trasparente, ma si annida, piuttosto, in quella zona opaca che però, spesso, costituisce il presupposto non detto del nostro agire, pensare e sentire.

Film e libro per riflettere sulla responsabilità e la capacità di ognuno di noi di rispondere delle proprie azioni e dei propri errori. Per magari scoprire come, nel venire a patti con i nostri sbagli, possiamo trasformare la nostra visione del mondo, le nostre relazioni ma soprattutto noi stessi.

Amelia (TR)

Sala comunale F. Boccarini

P.zza Augusto Vera, 10

Domenica 11 novembre – ore 17.00

Presentazione del libro

A proposito di errore

Saggio quasi serio e quasi saggio

di Silvia Nocera

Multimage, 2006

Interviene Olivier Turquet, scrittore

L’errore per molti è un atto da dimenticare, una colpa da castigare o comunque un evento sgradevole da non ripetere. Ma se approfondiamo sulla funzione che compie ed assaporiamo la sua essenza scopriremo una preziosa risorsa per l’evoluzione umana.

Tra serietà ed ironia si instilla un dubbio: e se l’errore fosse un regalo divino?

L’amore comincia quando ci accorgiamo di aver sbagliato ancora una volta.

(E. Flaiano)

Silvia Nocera, classe 1968. Scrittrice e traduttrice free lance. Da sempre impegnata nel superamento della sofferenza personale e sociale. Responsabile dello sviluppo italiano dell’associazione Centro delle Culture fino al 2007, dal 2009 Messaggera di Silo. (https://silvianocera.net/)

A seguire

PARANOID PARK

Regia di Gus Van Sant

Con Gabe Nevins, Daniel Liu, Jake Miller, Taylor Momsen, Lauren Mc Kinney, Olivier Garnier

Francia, USA, 2007, durata 90 min. – v.o.sott.it.

Paranoid park è il nome di un parco per appassionati di skateboard di Portland, in cui si ritrovano gli skater più folli, anime dannate della città, giovani senza tetto, senza futuro, che bruciano le proprie vite sulla pista. Alex, 16 anni, attratto da quello che per molti è un paradiso artificiale, si avventura nel parco, dove accade però l’irreparabile. Una sera, accidentalmente, causa la morte di un agente di sicurezza. Decide di non dire nulla.

Presentato il 21 maggio 2007 in concorso al Festival di Cannes, dove ha vinto il Premio speciale del 60º anniversario. È stato eletto miglior film del 2007 dai critici della prestigiosa rivista francese Cahiers du cinéma, e secondo miglior film dell’anno dai lettori della stessa rivista.

“Come fare, però, a sopportare un peso del genere? Stringere i denti? Forse sì. Forse era proprio questa la vera prova di forza. Forse per dimostrare di essere uomini bisognava fare proprio così: tirare avanti nascondendo i più orribili segreti. Ecco perché certi adulti avevano un’aria ridicola. Non avevano mai dovuto sopportare un peso del genere. Non avevano mai sentito quella responsabilità. Non si erano sottoposti alla prova, non si erano dimostrati uomini: erano solo ragazzini travestiti da adulti.”

“Il problema dei segreti è proprio questo: ti fanno impazzire. Davvero. Ti isolano. Ti separano dalla tua tribù. E alla fine ti distruggono. A meno che tu non sia forte, fortissimo.”

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NOTE

Ingresso con tessera OV 2018 e sottoscrizione
Graph. Luigia Stefanucci