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Film e diritti umani: Sofferenza e forza per ricordare le lotte che si combattono ancora. Tutti i giorni.

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“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.

(Art.1 – Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, 1948)

“All’interno di un sistema che nega l’esistenza di diritti umani fondamentali, la paura tende a essere all’ordine del giorno”. Le parole sono di Aung San Suu Kyi, politica birmana, attiva da molti anni nella difesa dei diritti umani sulla scena nazionale del suo Paese. E suonano come un monito che ogni giorno dovremmo ricordarci.

In collaborazione con Diritti a Todi – Human Rights International Film Festival, il nostro sarà un piccolo ma significativo viaggio cinematografico, accompagnati da alcuni degli autori più interessanti nel panorama nazionale ed internazionale.

Per rivivere con il loro sguardo la negazione dei diritti umani fondamentali, per ribadire che le violazioni dei diritti umani avvengono in tutto il mondo e che riguardano tutti noi, per riflettere che esistono diritti di cui ogni essere umano deve poter godere per la sola ragione di esistere, di essere al mondo.

Amelia (TR)
Sala comunale F. Boccarini

P.zza Augusto Vera, 10

 

Venerdì 3 febbraio – ore 21.00

Z – L’ORGIA DEL POTERE

Un film di Constantin Costa-Gavras

Con Irene Papas, Jean-Louis Trintignant, Charles Denner, Yves Montand, Pierre Dux

durata 126 min. – Francia 1969 – v.o.sott.it.

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Anni ’60 un deputato socialista si reca in una città del mediterraneo e resta vittima di un incidente stradale che in realtà cela un complotto a sfondo politico. Sul caso indaga un giudice la cui etica non è stata ancora intaccata dal giogo politico e militare. La sua inchiesta riuscirà ad inoltrarsi in una macchinazione che vede collusi militari, poliziotti ed estremisti di destra, ma nonostante ostacoli e depistaggi il giudice ha la ferma intenzione di portare alla luce il complotto e punire i colpevoli, non importa a quali livelli di potere essi operino. Purtroppo il processo che ne scaturirà avrà il sapore amaro della beffa perché ne seguirà l’instaurazione di una dittatura militare.

Vincitore dell’Oscar al miglior film straniero e del Premio della giuria al 22º Festival di Cannes.

Ogni somiglianza con avvenimenti reali, persone morte o vive non è casuale. È volontaria. (Titoli di testa)

Viviamo in un paese in cui persine la fantasia è sospetta. E invece ci vuole fantasia per risolvere i problemi di questo pianeta, sul quale la potenza esplosiva delle bombe atomiche in deposito corrisponde a una tonnellata di dinamite per abitante.

Dal comizio del leader di sinistra Yves Montand

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Sabato 4 febbraio – ore 21.00

SPECIAL EVENT

Proiezione dei FILM vincitori di:

Diritti a TodiHuman Rights International Film Festival ed. 2017

Interviene Francesco Cordio, regista, attore e direttore artistico del Festival 

Diritti a Todi è promosso, organizzato, comunicato da due realtà che, nel cinema in generale e nel documentario sociale in particolare, trovano la loro ragione: Teatri di Nina e Own Air.

Insieme ad esse, operano realtà internazionali impegnate in prima linea sul tema della difesa e tutela dei diritti umani, quali UNHCR, Amnesty International, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Cittadinanzattiva, Lega Italiana dei Diritti Umani.

La seconda edizione di Diritti a Todi si si è svolta dal 25 al 28 gennaio 2017. Per info: http://www.dirittiatodi.it/

BEAUTY, COURAGE AND STRENGTH IN THE OCCUPIED WEST BANK

Un documentario di Glorianna Ximendaz (24 min.)

Premio miglior cortometraggio

Gli abitanti della Palestina sono giornalmente soggetti a violazioni dei diritti umani. Infatti, le forze militari israeliane controllano l’accesso alle risorse naturali e ai territori.

 “Una storia drammaticamente attuale – come leggiamo nella motivazione della giuria – che riesce a testimoniare la quotidianità straziante della popolazione palestinese nei territori occupati con sapiente utilizzo delle immagini – senza mai scadere nella retorica – e restituendo con coraggio la forza di questa popolazione, che nonostante le continue vessazioni resiste e non abbandona la propria terra”. 

Regia: Glorianna Ximendaz è una fotografa documentarista contemporanea. Il suo interesse per la comunicazione umanitaria l’ha condotta a sviluppare strategie e contenuti per organizzazioni non governative, ponendo l’accento soprattutto sulle questioni relative alla salute. Si è recentemente recata in Cisgiordania per realizzare un documentario breve sulle violazioni dei diritti umani di cui sono vittime gli abitanti della zona.

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REFUGEE ERA

Un documentario di Hüsniye Vural Okur (38 min.)

Miglior lungometraggio per la Giuria Stampa

Questo documentario parla di persone che non possono aprire le porte delle loro case ai membri della produzione cinematografica, ma possono solo mostrare loro i resti dei luoghi in cui vivevano. Queste persone prendono giornalmente decisioni cruciali per la loro morte o sopravvivenza: ad esempio Karima è costretta a togliersi il giubbotto di salvataggio per stringere a sé suo figlio; c’è chi è costretto a comprarsi una barca quando i trafficanti di essere umani non rispettano gli accordi. Il documentario ci mostra individui che vogliono fuggire dalla guerra anche se questo significa andare incontro ad un destino incerto: semplicemente, non hanno un proprio posto nel mondo e possono solamente fuggire via. 

Regia: Husniye Vural è nata nel 1972 ad Antalya. Si è laureata all’Università di Mimar Sinan. Dal 1999 lavora come regista alla TRT (Radio e televisione statale della Turchia). Dopo aver lavorato per 11 anni come produttrice per le trasmissioni radiofoniche, a partire dal 2010 lavora nella preparazione dei documentari presso la sede della TRT ad Ankara.

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THE DIGITAL LEADER

Un documentario di Adrian V. Eagle (55 min.)

Premio del pubblico e menzione speciale dalla giuria dei lungometraggi

Il primo documentario sul controverso Primo Ministro indiano Narendra Modi, che vuole far diventare il gigante asiatico la terza potenza economica mondiale entro il 2030. Ma Modi appartiene anche all’RSS, l’organizzazione che vuole trasformare l’India in uno stato fondamentalista Hindu. Dissidenti, giornalisti, perseguitati religiosi, intellettuali ci comunicano il timore che l’India, ipnotizzata dal sogno dello sviluppo economico, perda per sempre il carattere multiculturale, laico e tollerante della “democrazia più grande del mondo”, diventando uno stato integralista Hindu. 

Ha vinto il premio “per aver focalizzato il problematico rapporto fra potere, social media e cittadinanza nell’India contemporanea, quale aspetto fondamentale del diritto ad essere correttamente informati in una società complessa e multietnica quale è quella indiana che si avvia a diventare una vera superpotenza”. 

Regia: Adrian V. Eagle negli ultimo 15 anni ha prodotto e/o diretto circa 80 documentari trasmessi da vari broadcaster tra cui: RAI, Arté France, National Geographic International, Al Jazeera, Discovery.

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Domenica 5 febbraio – ore 18.00

IL MIO PIEDE SINISTRO

Un film di Jim Sheridan

Con Brenda Fricker, Daniel Day-Lewis, Ruth McCabe, Cyril Cusack, Hugh O’Conor

durata 100 min. – Irlanda 1989 – v.o.sott.it.

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Dublino, anni Trenta. Nasce Christy Brown, un bambino cerebroleso. Il padre è un iroso frequentatore di pub e la madre ha passato quasi tutta la vita incinta. Il bambino sembra non avere speranze, ma un giorno riesce a scrivere qualcosa tenendo un gesso fra le dita del piede sinistro. Da quel momento tutta la sua vita sarà un progredire, intellettuale e della volontà. Diventa pittore e addirittura scrittore di successo.

Tratto dall’omonimo libro che racconta la vita, vera e incredibile, di Christy Brown, scrittore e pittore irlandese, nato con un handicap fisico quasi totale: l’unica parte del corpo di cui possiede ogni funzione è il piede sinistro.

Il film è interpretato da Daniel Day-Lewis, che per l’occasione ha voluto imparare a scrivere con l’estremità del piede. 

Premi Oscar 1989: Miglior attore a Daniel Day-Lewis – Miglior attrice non protagonista a Brenda Fricker.

Le sofferenze del corpo non sono nulla in confronto alle sofferenze del cuore.

Brenda Fricker (Signora Brown)

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Ingresso con tessera OV 2017 e sottoscrizione
Graph: Roberta Boccacci

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