Bestiario contemporaneo

Nessun luogo è lontano: degenerazioni dell’homo homini lupus e storie affini 

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La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali. Gandhi

Proprio nei giorni che precedono la Pasqua, vale la pena riflettere sul rapporto, spesso contraddittorio, che l’uomo ha con gli animali. E lo facciamo con una proposta in grado di accogliere anche più punti di vista e con diversi illustri ospiti che introdurranno alcune serate.

Si parte con Earthlings, un documentario del 2005, che costituisce la miglior denuncia mai fatta sul tema del rapporto uomo-mondo animale e di come questa relazione imprescindibile si sia trasformata in un dominio – sopraffazione del primo verso tutte le specie animali con l’avvento dell’era dei consumi di massa.

Per passare a un film molto contestato dalle associazioni animaliste e vegane: quell’Hungry Hearts di Saverio Costanzo, ultra applaudito al Festival di Venezia 2014, che racconta l’aspetto della scelta alimentare vegana, associandola alla follia di Mina, la protagonista femminile, e finisce per creare un nesso tra questo stile alimentare e la patologia mentale.

Per finire con Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza del regista svedese Roy Andersson, Leone d’Oro a Venezia 2014, “un film sulla vita” come afferma lo stesso regista: “la tensione che c’è nell’esistenza tra banalità e serietà, questo è il significato che intravedo nel film. Ci sono temi a me più cari di altri, quali la mancanza di empatia, che oggi è in rapida ascesa; la mancanza di rispetto, idem; la vulnerabilità”.

Amelia (TR)

Sala comunale F. Boccarini

P.zza Augusto Vera, 10

 

Venerdì 25 marzo – ore 21.00

EARTHLINGS

Un film documentario di Shaun Monson

Durata 95 min. – USA 2005 – v.o.sott.it.

Interverrà Francesco Pullia, scrittore e giornalista: Compresenza, lo stretto legame tra tutti gli esseri senzienti

Il film è narrato dall’attore Joaquin Phoenix, candidato due volte al premio Oscar e vincitore di un Golden Globe nel 2006. La colonna sonora è stata composta dal musicista ed attivista dei diritti animali Moby.

Attraverso uno studio approfondito svolto all’interno di negozi di animali, allevamenti di animali domestici, rifugi, ma anche negli allevamenti intensivi, nell’industria della pelle e della pelliccia, in quella dello sport e dell’intrattenimento, e infine nella professione medica e scientifica, Earthlings usa telecamere nascoste e filmati inediti per tracciare la cronaca quotidiana di alcune delle più grandi industrie del mondo, che basano i loro profitti interamente sugli animali.

Potente e informativo, Earthlings è un film che fa riflettere ed è finora il più completo documentario mai prodotto sulla correlazione tra la natura, gli animali e gli interessi economici degli umani.

Se potessi mostrare un film ad ogni persona nel mondo, sceglierei Earthlings. Peter Singer

 Verrà il tempo in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l’uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto. Leonardo Da Vinci

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Sabato 26 marzo – ore 21.00

HUNGRY HEARTS

Un film di Saverio Costanzo

Con Adam Driver, Alba Rohrwacher, Roberta Maxwell, Al Roffe, Geisha Otero

durata 109 min. – Italia 2014 – v.o.sott.it.

Interverrà Renata Balducci, presidente di AssoVegan, Associazione Vegani Italiani Onlus – Coordinatrice VeganOK Network
Jude è americano, Mina è italiana. S’incontrano per caso a New York. S’innamorano, si sposano e presto avranno un bambino. Si trovano così in poco tempo dentro una nuova vita. Sin dai primi mesi di gravidanza Mina si convince che il suo sarà un bambino speciale. È un infallibile istinto di madre a suggerirglielo. Suo figlio deve essere protetto dall’inquinamento del mondo esterno e per rispettarne la natura bisogna preservarne la purezza. Jude, per amore di Mina, la asseconda, fino a trovarsi un giorno di fronte ad una terribile verità: suo figlio non cresce ed è in pericolo di vita, deve fare presto per salvarlo. All’interno della coppia inizia una battaglia sotterranea, che condurrà ad una ricerca disperata di una soluzione nella quale le ragioni di tutti si confondono…
 
“Costanzo mette a frutto la conoscenza delle dinamiche del thriller per porla al servizio di una riflessione profonda sulla genitorialità”. Giancarlo Zappoli (MyMovies)
 
Grandissima prova attoriale di Alba Rohrwacher e Adam Driver, entrambi vincitori della Coppa Volpi per la miglior interpretazione alla 71a Mostra del Cinema di Venezia.
Il film è stato aspramente contestato da diverse associazioni animaliste e vegane
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Domenica 27 marzo – ore 18.00

 UN PICCIONE SEDUTO SU UN RAMO RIFLETTE SULL’ESISTENZA 

Un film di Roy Andersson

 Con Holger Andersson, Nisse Vestblom, Lotti Törnros, Charlotta Larsson, Viktor Gyllenberg

durata 100 min. – Svezia 2014 – v.o.sott.it.
Vincitore del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia del 2014
Una serie di storie quotidiane e fuori dal comune che ritraggono la nostra esistenza nella sua grandiosità e nella sua meschinità, nella bellezza e nella tragedia, nell’esagerazione e nella tristezza: in una prospettiva aerea, come raccontate da un uccello che riflette sulla condizione umana. Il piccione è sorpreso dagli uomini, e cerca di dare un senso e capire le loro attività, le follie, l’orgoglio e l’agitazione.
 
“La tensione che c’è nell’esistenza tra banalità e serietà, questo è il significato che intravedo nel film. Ci sono temi a me più cari di altri, quali la mancanza di empatia, che oggi è in rapida ascesa; la mancanza di rispetto, idem; la vulnerabilità, e sono terribilmente triste quando persone indifese che vengono umiliate”. Roy Andersson
 
“Lo humour la fa da padrone, prendendo per mano nonsense e surrealismo: ‘Possono esserci delle analogie tra il mio cinema e il suo, ma Ingmar Bergman non aveva umorismo: questa è la più grande differenza’, commenta tra serio e faceto Andersson, ed è difficile dargli torto. Qui si ride, sorride, bofonchia e, dopo un po’, si coglie il disegno complessivo: Un piccione è un aforisma lungo un film, vezzeggia i nostri tic, stigmatizza bonario le nostre inadempienze, sottolinea le nostre indecisioni, i ‘vorrei ma non posso, i ‘dovrei ma non voglio’, il caos del nostro stare tutti giù per terra. Il piccione ci guarda, discerne nella nostra confusione esistenziale, s’orienta nello sfalsamento di tempi, modi e desideri, tuba nell’immenso casino del nostro qui e ora”. Federico Pontiggia, Il Fatto Quotidiano
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Graph: Roberta Boccacci

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