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È il tempo dei miracoli e dello stupore 

Tokyo-Godfathers[1]

Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati – Dove andiamo? – Non lo so ma dobbiamo andare” (Jack Keruac, On the Road)

Il compleanno oltrevisibile (quest’anno facciamo 4 anni … era il lontanissimo 29 dicembre 2011) lo festeggiamo così … non mancare!!! (c’è pure il tortone)

Amelia, Sala comunale F. Boccarini

Venerdì 25 dicembre – ore 21.00

SUGAR MAN

Un film di Malik Bendjelloul

Con Stephen Segerman, Dennis Coffey, Mike Theodore, Dan Dimaggio, Jerome Ferretti

Documentario, durata 86 min. – Svezia, Gran Bretagna 2012 – v.o.sott.it.

Sixto Rodriguez è un cantautore folk cresciuto nella Detroit degli anni ‘60. Nel 1969 viene scoperto in un club della città da Clarence Avant, produttore della Motown Records, già manager di Miles Davis e di li a poco di un giovanissimo Micheal Jackson. Nel ‘70 e nel ‘71 escono i primi due album, “Cold Fact” e “Coming From Reality”, che riscuotono ottime recensioni ma si dimostrano due clamorosi flop di vendita. L’etichetta abbandona Sixto che, deluso dall’insuccesso, lascia la chitarra e inizia a lavorare come operaio edile.

Dopo quasi trent’ anni una telefonata dal Sudafrica cambia all’improvviso la sua vita. Sixto scopre che le sue canzoni sono state il simbolo della lotta all’Apartheid e che il suo nome è entrato nella storia della musica in quel lontano paese.

Sugar Man è il racconto di una vicenda eccezionale che parla di speranza, di riscatto e della forza della musica.

Accolto positivamente fin dall’anteprima al Sundance Film Festival, dove ha vinto il premio speciale della giuria e il premio del pubblico per la sezione documentari internazionali, ha raccolto svariati premi in giro per il mondo, culminati nella vittoria dell’Oscar 2013 al miglior documentario.

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Sabato 26 dicembre – ore 21.00

WHIPLASH

Un film di Damien Chazelle

Con Miles Teller, J. K. Simmons, Melissa Benoist, Paul Reiser, Austin Stowell

durata 107 min. – USA 2014 – v.o.sott.it.

Andrew, 19 anni, sogna di diventare il miglior batterista jazz della sua generazione. Al Conservatorio di Manhattan, dove si esercita senza sosta, la concorrenza è però feroce. Andrew, poi, vorrebbe entrare nella big band di punta, quella diretta da Terence Fletcher, professore tanto inflessibile quanto intrattabile. Quando infine riesce a raggiungere il suo scopo, sotto la guida di Fletcher, Andrew inizia la sua ascesa nella ristretta cerchia dell’eccellenza dei batteristi.

“Probabilmente il miglior film musicale degli ultimi 10 anni, un ibrido capace di farsi portatore di idee e punti di vista poco usuali nel cinema statunitense che vanno ben al di là della musica.” Gabriele Niola

Vincitore di tre Premi Oscar

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Domenica 27 dicembre – ore 17.30

TOKYO GODFATHERS

Un film di Satoshi Kon

Animazione, durata 91 min. – Giappone 2004

Nella notte di natale, tre senzatetto si fanno compagnia: Gin, un ex ciclista alcolizzato, Hana, un travestito, e Miyuki, una ragazza scappata di casa. Mentre rovistano tra mucchi di spazzatura per cercare i loro personalissimi “regali di Natale”, sentono un pianto soffocato proveniente dal cumulo di immondizie: è una neonata. Gin propone subito di correre alla polizia e consegnare la bimba abbandonata, ma Hana, che ha sempre sognato di essere madre, decide di tenerla e di chiamarla Kiyoko. Aiutati da un biglietto da visita e da qualche fotografia, gli improbabili componenti di questa strana famiglia iniziano il viaggio alla ricerca della casa della bambina. Ma questa inaspettata odissea tragicomica li aiuterà anche ad entrare nel cuore delle loro storie personali e a trovare la felicità.

 Pieno di gratitudine per tutto ciò che di buono c’è nel mondo, poso la mia penna. Con permesso”. Satoshi Kon

“Non è un caso che l’uomo che poco prima di morire ha scritto sul suo sito web questo ultimo messaggio sia lo stesso uomo che ha creato e diretto questa piccola perla dell’animazione moderna.

Perché solo uomini che conoscono la bellezza della vita e sanno mantenere questo rispetto e questa leggerezza verso di essa anche nei momenti più devastanti (Kon è morto di tumore terminale al pancreas) possono realizzare un cartone così leggero pur nella pesantezza delle tematiche che affronta.

Kon conosce l’ironia, quella che per me è una delle chiavi dell’universo e probabilmente la barca più resistente per restare a galla. Ed è l’ironia della vita la base di tutto, o sicuramente lo è di questo cartone, una specie di Magnolia animato, in cui 3 barboni passano la settimana che va dal Natale al Capodanno cercando i genitori della neonata che hanno trovato tra la spazzatura”. Caden Cotard

Note

Ingresso con tessera OV e sottoscrizione

Graph Luigia Stefanucci

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