On y va sur la Croisette

Cannes, Palme d’oro e film che ne hanno segnato la storia (con un nostro inviato speciale)

robertdenirotaxidriver[1]

Il Festival di Cannes è considerata la rassegna cinematografica più prestigiosa al mondo.

Nasce nel 1939 come reazione all’ingerenza nazifascista nel programma della Mostra del cinema di Venezia: ma la rassegna non va nemmeno in porto in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. La prima edizione vede la luce quindi soltanto nel 1946.

I fratelli Ethan e Joel Coen saranno i presidenti della giuria del Festival di quest’anno (13-24 maggio). È la prima volta che la rassegna sceglie due persone per questo ruolo: l’onore spetta a loro, fratelli come i francesi Auguste e Louis Lumière, che 120 anni fa inventarono il cinema.

Tanti sono i titoli in concorso. Non sappiamo chi, in questa 68esima edizione, si aggiudicherà la Palma d’Oro, ma sappiamo che in passato, a vincere questo premio, sono state delle pellicole davvero indimenticabili.

E considerato che quest’anno avremo anche noi un inviato un po’ speciale (ed emozionato) questa rassegna è dedicata nientepopodimeno che a lui !!!

Buon Festival, Andrea Siragusa !!!

 

Amelia (TR) – Sala comunale Flavio Boccarini

            P.zza Augusto Vera, 10

Venerdì 22 maggio – ore 21.00

 Taxi Driver

 Un film di Martin Scorsese

 Con Jodie Foster, Robert De Niro, Cybill Shepherd, Peter Boyle, Harvey Keitel

 durata 113 min. – USA 1976 – v.o.sott.it.

Prima del film collegamento via Skype con Andrea Siragusa, inviato oltrevisibile al Festival di Cannes

Travis è un reduce del Vietnam segnato dall’esperienza bellica. Soffre d’insonnia e perciò si fa assumere come taxista per i turni di notte. A contatto quotidiano con il peggio di New York la sua situazione peggiora. Respinto da una ragazza perbene che ha tentato di corteggiare, Travis ripiega sulla violenza: armato fino ai denti organizza una spedizione punitiva in un sordido bordello, dopodiché ritorna a coltivare la sua solitudine.

Palma d’Oro a Cannes, è il film che ha rivelato Scorsese. De Niro è un “angelo vendicatore” generato dalla cattiva coscienza degli Stati Uniti allora in piena crisi d’identità. Nel ruolo della prostituta ragazzina una giovanissima Jodie Foster.

L’opera, presente come poche nella memoria collettiva grazie anche ad un grandissimo De Niro, è un inossidabile monumento al cinema.

 Vengono fuori gli animali più strani, la notte: puttane, sfruttatori, mendicanti, drogati, spacciatori di droga, ladri, scippatori. Un giorno o l’altro verrà un altro diluvio universale e ripulirà le strade una volta per sempre.  Travis Bickle (Robert De Niro)

 

Sabato 23 maggio – ore 21.00

 La vita di Adele

 Un film di Abdel Kechiche

 Con Léa Seydoux, Adèle Exarchopoulos, Salim Kechiouche, Mona Walravens, Jeremie Laheurte

 durata 179 min. – Francia 2013 – v.o.sott.it.

 A 15 anni, Adele ha due certezze: è una ragazza, e una ragazza di solito esce con i ragazzi. Il giorno in cui intravede il blu dei capelli di Emma, sente che la sua vita sta per cambiare. Sola con i suoi dilemmi adolescenziali, cambia l’idea che ha di se stessa e sente trasformarsi il modo in cui gli altri la guardano.

“Una storia d’amore. Senza aggettivi. Il film che ha conquistato Cannes dura tre ore e racconta la cosa più bella e terribile del mondo. Un amore che nasce, cresce, trionfa, si consuma, si spezza. Uno di quegli amori che potrebbe durare una vita e invece sbatte contro ostacoli eterni e insormontabili. Le differenze di classe e cultura, le mentalità che separano mentre i corpi si attraggono, i diversi modi di stare al mondo che finiscono per allontanare anche gli amanti più appassionati. Anzi le amanti”. (Fabio Ferzetti)

“Il caso non esiste, non lo sai?” Emma

Domenica 24 maggio – ore 20.30

 Pulp Fiction 

Un film di Quentin Tarantino

 Con John Travolta, Samuel L. Jackson, Tim Roth, Amanda Plummer, Eric Stoltz

 durata 150 min. – USA 1994 – v.o.sott.it.

Intervento di Kristin Jarrat, curatrice dei sottotitoli del film

 “Lavorare con Quentin Tarantino: curiosità e aneddoti”

Los Angeles. Due rapinatori, Zucchino e Coniglietta, decidono di mettere in atto il prossimo colpo nella caffetteria in cui stanno facendo colazione. I killer Vincent Vega e Jules Winnfield recuperano una valigetta dal contenuto segreto, puliscono la loro macchina insozzata del sangue di uno spacciatore con l’aiuto di Mr. Wolf e finiscono nel locale della prima storia. Vincent Vega deve portare a ballare Mia, la moglie del boss Marsellus Wallace, dalla quale è subito attratto. Il pugile Butch dovrebbe cadere al tappeto in un incontro truccato, ma l’orgoglio glielo impedisce.

«Opera spartiacque nel cinema degli anni Novanta, Pulp Fiction ha rivelato al mondo il talento di Quentin Tarantino. Tanto la consacrazione a Cannes, dove fu premiato con una meritata Palma d’oro, quanto l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, da dividere con l’ex amico Roger Avary, poco rendono l’idea dell’influenza avuta da un film-fenomeno che è stato in grado di attuare una vera “tarantinizzazione” del modo di raccontare su grande schermo.

Con una capacità incomparabile di mescolare alto e basso, generi e loro riscrittura, il regista poco più che trentenne orchestra un capolavoro pop fatto di citazioni e rimandi interni con il fine primo di traghettare lo sguardo in un gioco, di godibilissima fattura, in cui la forma della “digressione” la fa da padrone, dando nuova vita a situazioni cinematografiche ultra-classiche. Il divertimento si mescola alla violenza efferata, moltissime all’epoca le polemiche che seguirono a ruota il successo, il dialogo brillante alla drammaticità delle situazioni messe in scena (su tutte una folle sequenza ambientata nel retro di un negozio di pegni), mentre il tempo e lo spazio subiscono giravolte, facendo chiedere di continuo allo spettatore a che punto e in quale luogo ci si trova nella complessità della storia.

Tra le sequenze entrate nella storia citiamo il ballo tra Vincent Vega e Mia Wallace al “Jack Rabbit Slim’s” sulle note di You Never Can Tell di Chuck Berry. Colonna sonora epocale e attori, quasi tutti, in stato di grazia. Ottima la fotografia di Andrzej Sekula. Un cult.» (Marco Chiani – Mymovies)

 Sono il Signor Wolf, risolvo problemi.

Mr Wolf (Harvey Keitel) all’ingresso della casa di Jimmy Dimmick

 

Note

 Per tutti gli eventi: ingresso con tessera OV 2015 e sottoscrizione

Grafica Luigia Stefanucci

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