Visto censura

Sequestri e crociate, tabù e utopie nell’età dell’oro del nostro cinema

I censori tendono a fare quello che gli psicotici fanno: confondono la realtà con l’illusione (David Cronenberg)

foto moretti

Amelia – TR

Sala comunale F. Boccarini

P.zza Augusto Vera, 10

Venerdì 23 gennaio 2015ore 21.00

 Todo modo

 Un film di Elio Petri

 Con Gian Maria Volonté, Franco Citti, Michel Piccoli, Marcello Mastroianni, Mariangela Melato

 durata 130 min. – Italia 1976

Mentre nel paese infuria un’epidemia, gli esponenti del partito di governo si riuniscono in un misterioso convento per concordare una nuova spartizione del potere. Una serie di delitti sparge ben presto il terrore fra i presenti, che si sospettano l’un l’altro. L’autore della catena di omicidi viene poi indicato in un gesuita dalla doppia vita, morto suicida.

 Io sono un prete cattolico, molto cattivo. Ti dirò di più: il trionfo della chiesa nei secoli è dovuto ai preti cattivi. La loro malvagità serve a confermare ed esaltare la santità!

Don Gaitano (Marcello Mastroianni) al Presidente (Gian Maria Volontè) durante la prima cena dell’incontro spirituale

  

Sabato 24 gennaioore 21.00

 Scandalo in Sala

 Un documentario di Serafino Murri, Alexandra Rosati

 Italia, 2014, 100 min.

 Saranno presenti:

i registi Serafino Murri e Alexandra Rosati; il compositore Arturo Annecchino

Intervista cura di Stefano Del Signore, critico cinematografico

Attraverso i ricordi e lo sguardo di Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Nanni Moretti, Wilma Labate, Marco Tullio Giordana, Vittorio Taviani e Francesca De Sapio, ma anche l’analisi critica di Alberto Crespi e Monsignor Dario E. Viganò, con “Scandalo in sala” ripercorriamo quarant’anni di storia del Paese e di “attentati” cinematografici all’immagine dell’Italia stabilita dal Potere: da “Totò e Carolina” di Monicelli a “La dolce vita” di Fellini fino a “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pasolini, passando per “I Pugni in tasca” di Bellocchio, “Ultimo tango a Parigi” di Bertolucci e “Todo Modo” di Petri.

Censure, crociate giornalistiche e religiose portate avanti su fronti opposti dalle “due chiese” (come le definiva Pier Paolo Pasolini), i grandi schieramenti ideologici della DC e del PCI, e poi processi penali, sequestri, provvedimenti esemplari. Un percorso parallelo a quello di sconvolgenti eventi storici come il Sessantotto, la Strategia della Tensione e gli Anni di Piombo, fino alla deriva del berlusconismo e all’era del Grande Disimpegno: quello della perdita definitiva di una dimensione comune della politica e dell’agire sociale.

È in quest’orizzonte diffuso di rabbia, impotenza e assuefazione collettiva che la Rete di Internet con la sua immensa memoria virtuale potrebbe rappresentare uno degli strumenti ad uso delle nuove generazioni per riscoprire un cinema sorprendente, coraggioso, a volte persino spietato, che sapeva coinvolgere la gente fino a toccare l’inconscio collettivo, mettendo a repentaglio il “buon senso” di una nazione.

Un cinema vivo, che porta ancora con sé tutta la forza di un tempo di speranze (e di illusioni) dove l’idea di cambiare il mondo non era una bestemmia o una velleità in una società indifferente e rassegnata, ma un sentimento comune, una necessità, una ragione di vita.

  

Domenica 25 gennaio – ore 18.00

 Totò e Carolina

 Un film di Mario Monicelli

 Con Totò, Anna Maria Ferrero, Arnoldo Foà, Maurizio Arena, Enzo Garinei

 b/n durata 85 min. – Italia 1954

Presentazione a cura di Nino Rinaldi, storico del cinema

Un poliziotto deve condurre una giovane, arrestata per errore, al suo paese natio. I due vi giungono dopo molte avventure, ma poiché nessuno vuol saperne di lei – incinta – il buon poliziotto decide di tenerla nella sua casa.

Uno dei film più bersagliati dalla censura in tutta la storia del cinema italiano.

Ingresso con tessera OV 2014 e sottoscrizione