Visioni d’arte

Percorsi e confronti tra arti visuali e cinema

 

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Parte questo fine settimana ad Amelia (TR) c/o la Sala Flavio Boccarini (P.zza Augusto Vera, 10) la rassegna cinematografica Visioni d’arte: percorsi e confronti tra arti visuali e cinema.

La circostanza è data dall’arrivo nella cittadina umbra dell’artista e illustratrice di Bolzano Eleonora Cumer, in occasione del secondo appuntamento laboratoriale del ciclo “Arte. Libri. Luoghi”, accompagnato da una mostra delle opere – libri d’artista -, evento organizzato c/o il Museo Archeologico dall’associazione Giovani X l’Arte (1-2 febbraio).

Ecco dunque, nel dettaglio, il programma della tre giorni.

  venerdì 31 gennaio – ore 21.00

  Barry Lyndon

 Un film di Stanley Kubrick – Gran Bretagna 1975

 Presentazione a cura di Francesco Patrizi, critico cinematografico

Barry è un giovane di bell’aspetto ma dalle origini modeste. Rifiutato dalla donna che ama, intraprende la carriera militare dopo un duello con l’avversario in amore.

Il film è considerato un capolavoro del cinema mondiale sotto vari aspetti: regia, scenografia, costumi, colonna sonora e, soprattutto, fotografia.

Per creare un’opera il più possibile realistica, Kubrick trasse ispirazione dai più famosi paesaggisti del XVIII secolo per scegliere le ambientazioni dei set.

Le riprese vennero effettuate nei luoghi in cui è stato ambientato il film: Inghilterra, Irlanda e Germania.

Le scene e i costumi vennero ricavati da quadri, stampe e disegni d’epoca; grazie a ciò il film ottenne i premi Oscar alla migliore scenografia e ai migliori costumi (entrambi assegnati nel 1976).

Le riprese vennero invece girate con l’ausilio della luce naturale o, tutt’al più, delle candele e delle lampade a olio per le riprese notturne.

Barry Lyndon è un film che assume un ruolo particolarmente importante nella filmografia di Kubrick perché costituisce il momento di maggiore libertà e distanza dai temi sociali, filosofici e politici che a Kubrick sono sempre stati attribuiti: violenza, politica, sesso.

È un film fortemente visivo, talmente ricco di immagini e riferimenti estetici (dovute alle vastissime ricerche condotte dall’autore) da farne la più ampia e rigorosa rappresentazione del Settecento che il cinema abbia mai prodotto.

La storia viene continuamente ridotta a quadro, a immagine da mostrare, da guardare: una grande tessitura visiva iniziata in esterni, nella profondità di campi lunghissimi e nella fredda luce del nord, dove le figure si stagliano nette sugli orizzonti sconfinati, e chiusa nel fondo nero di una carrozza.

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 Sabato 1° febbraio, ore 18.00

 Aperitivo di benvenuto in occasione dell’iniziativa “Arte. Libri. Luoghi” – Mostra e Laboratorio di Eleonora Cumer

Evento organizzato dall’associazione Giovani X l’Arte.

a seguire: Fahrenheit 451

 Un film di François Truffaut – Francia, Gran Bretagna 1966

In futuro i pompieri avranno il compito di difendere la civiltà delle immagini e la tranquillità del cittadino bruciando i libri. Montag, uno stimatissimo pompiere-incendiario, stupito e incuriosito dalla passione degli ultimi fuorilegge, tradisce la causa e diventa un accanito lettore.

Denunciato dalla moglie, Montag ucciderà il suo superiore per poi raggiungere nella foresta gli uomini-libro: sono loro che, imparando a memoria le grandi opere di ogni tempo e di ogni paese, permetteranno la sopravvivenza della cultura.

Tratto dall’omonimo romanzo fantascientifico-distopico di Ray Bradbury.

Film predittivo, al pari di 1984, di fantapolitiche svolte della società futura, sottolinea lo strapotere mediatico assunto dal mezzo televisivo. In tutta la vicenda l’onnipresente schermo casalingo costringe la popolazione a una ebete sudditanza nei confronti del potere.

 ore 21.30

 Cave of Forgotten Dreams

 Un film di Werner Herzog – Francia, Canada, USA, Gran Bretagna, Germania 2010

In questo documentario, Werner Herzog immerge la sua macchina da presa nella Grotta Chauvet, scoperta nel 1994 e contenente quelle che sono probabilmente le più antiche pitture rupestri mai pervenute, risalenti a 32mila anni fa, perfettamente conservate all’interno di un ambiente che, per cause naturali, è rimasto praticamente sigillato per millenni.

Herzog, che negli ultimi anni ha portato il documentario su altezze qualitative e profondità filosofiche prima inesplorate, arriva dritto al cuore delle domande esistenziali che il contenuto della grotta Chauvet solleva: quegli uomini, che vivevano tra mammut e rinoceronti, animali tra altri animali però anche esseri spirituali, che costruivano altari e scolpivano la loro devozione alla donna e alla fertilità, siamo ancora noi o evolvendo ci siamo invece smarriti? Chi siamo noi per loro, chi saranno i nuovi “loro” per noi? Chi sta davvero al centro della scena? Chi è l’artista e chi la sua riscrittura?

“Un capolavoro di sensibilità e intelligenza che, con struggente ironia, rimette l’umanità al proprio posto”.

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 domenica 2 febbraio – ore 16.30

 Pulcinella e il Pesce magico

 Un film di Emanuele Luzzati, Giulio Gianini – Italia, 1981

I bellissimi disegni di Emanuele Luzzati ci illustrano la storia di Pulcinella (la famosa maschera di Napoli), alle prese con la moglie e con un pesce magico. Una breve ma splendida storia da guardare tornando bambini.

Un capolavoro della storia del cinema animato

  ore 18.00

Exit Through the Gift Shop

 un film di Banksy – USA, Gran Bretagna 2010

Nessuno l’ha mai visto, ma tutti conoscono quella sigla con cui da vent’anni firma i suoi irriverenti lavori: Banksy.

Il mistero di un arti-star di fama planetaria, un autore capace di irridere la realtà con pochi tratti di disegno, un artista che ha scelto di non apparire mai in pubblico.

Exit Through the Gift Shop è un ironico gioco di specchi, un’inedita storia della Street Art degli ultimi dieci anni e di alcuni dei suoi protagonisti più bizzarri e anticonformisti.

Attraverso l’obiettivo di Thierry Guetta, un videoamatore francese che per anni ha documentato il lavoro notturno dei più importanti graffitari del mondo, emergono la personalità dell’artista di Bristol, la genesi dei suoi murales coraggiosi e spiazzanti e l’affermazione di un’idea militante e originale di democratizzazione dell’arte contemporanea.

Perché la lotta al sistema, oggi, può partire anche dai muri delle nostre città. “Un’ingegnosa autobiografia e un irriverente commento alle bravate degli artisti, talentuosi o meno, e all’ingenuità dei loro clienti – noi compresi.” Time Out

Nomination Miglior documentario Oscar 2011

 

Tutti i film saranno proiettati in versione originale con sottotitoli in italiano

Entrata con tessera 2014 e sottoscrizione