Ribelli per amore

Percorsi di Resistenza e Liberazione

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In occasione del 25 aprile, anniversario della liberazione d’Italia, l’ass. cult. Oltre il Visibile organizza la rassegna film-tematica dal titolo Ribelli per amore. Percorsi di Resistenza e Liberazione (Location: Sala “Flavio Boccarini” di Amelia, in collaborazione con il Comune di Amelia, Ass.to alla Cultura e con il supporto del Comitato Soci Coop Amelia).

Il 25 aprile rappresenta un giorno fondamentale per la storia d’Italia: la fine dell’occupazione nazista e il termine del ventennio fascista, avvenuta il 25 aprile 1945, al termine della seconda guerra mondiale.

Convenzionalmente fu scelta questa data, perché il 25 aprile 1945 fu il giorno della liberazione di Milano e Torino. Entro il 1º maggio, poi, tutta l’Italia settentrionale fu liberata: Bologna (il 21 aprile), Genova (il 26 aprile), Venezia (il 28 aprile).

La Liberazione mette così fine a venti anni di dittatura fascista e a cinque anni di guerra; simbolicamente rappresenta l’inizio di un percorso storico che porterà al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta tra monarchia e repubblica, quindi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione.

Si parte venerdì 26 aprile, ore 21.30, con una serata evento che ruoterà attorno alla proiezione di Roma città aperta (Italia, 1945), il film di Roberto Rossellini ri-proposto nella sua versione restaurata, insieme ad altri due video: un’intervista a Renzo Rossellini; e il dietro le quinte di Roma Città Aperta.

È il film emblema del neorealismo, una magistrale rievocazione dell’occupazione nazista della capitale, realizzata a distanza di pochi mesi dagli eventi e con pochi mezzi. Tra le storie che si intrecciano, le più memorabili riguardano la Pina di Anna Magnani e il don Pietro di Aldo Fabrizi.

Per l’occasione il film sarà introdotto dall’artista Cielo Pessione Fabrizi, nipote di Aldo Fabrizi, che ci porterà la sua testimonianza diretta e il ricordo dei grandi artisti che resero memorabile questo film.

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Sabato 27 aprile, ore 21.30, sarà la volta di Bimba col pugno chiuso, un recentissimo documentario animato di Claudio Di Mambro, Luca Mandrile, Umberto Migliaccio (Italia, 2013).

Giovanna Marturano, antifascista, partigiana, protagonista di battaglie politiche e sociali dal dopoguerra ai giorni nostri: un secolo di storia attraverso lo sguardo di una bimba di 101 anni.

Nelle sue parole risuona la storia del ‘900 italiano, quella di una donna e di una famiglia comune, come la definisce lei, ma che comune non è. La sua è una storia di parte, di quella parte che per un secolo ha lottato contro il totalitarismo fascista e per una vera giustizia sociale.

Giovanna sa raccontare e le piace farlo, attraverso i suoi libri, attraverso incontri con le nuove generazioni, attraverso interventi politici, davanti ad una videocamera. Lo fa con la lucidità di chi ha vissuto la vita e conosce il senso vero delle cose, ma soprattutto lo fa con ironia e schiettezza.

Bimba col pugno chiuso vuole raccontare il percorso esistenziale di Giovanna, partendo dai suoi ricordi di bambina che vide la marcia fascista su Roma nel ‘22, fino ad arrivare alla sua attuale lettura del presente e al suo costante impegno politico, che le fa dire “non c’è altra via che combattere, questo è il fatto. Dal lavoro si può andare in pensione, dalla lotta no.”

Questo documentario ha inoltre due particolarità che lo rendono in qualche modo unico: è un documentario animato ed è stato prodotto attraverso la modalità di produzione dal basso.

A differenza del classico documentario di memorie, non si avvale di materiale di repertorio. I racconti di Giovanna sono infatti “illustrati” da disegni ed animazioni: le parole di Giovanna prendono forma attraverso il disegno e ci conducono in una nuova dimensione, dove ricordo personale e storia si fondono e confondono.

Bimba col pugno chiuso è prodotto da 441 persone e realtà associative, sparse in tutta Italia e non solo, che hanno scelto di sostenere la sua realizzazione, attraverso la campagna di crowdfunding lanciata sul portale produzionidalbasso.com.

Per l’occasione sarà presente Salvo Santonocito, che insieme a Maurizio Ribichini e Adriano Mestichella, ha contribuito a realizzare le animazioni del film.

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Infine la Rassegna avrà termine domenica 28 aprile, ore 18.30, con la proiezione de La rosa bianca – Sophie Scholl, un film di Marc Rothemund (Germania, 2005).

Colpevoli di aver tentato di rovesciare il silenzio dei compatrioti, di incitare un popolo dormiente a schierarsi contro Hitler, la guerra e l’abominevole sterminio. I fratelli Sophie e Hans Sholl, animatori del movimento universitario noto come La rosa bianca, furono ghigliottinati nel 1943 dopo un processo sommario.

Il film ruota soprattutto intorno alla figura fragile e tragica di Sophie (strepitosa Julia Jentsch, Orso d’Argento a Berlino come miglior attrice), portatrice sana, come Antigone, di amore fraterno e di coraggio civile. Allo scrupolo della ricostruzione storiografica si unisce la suspense palpitante di un thriller giudiziario.

Interverrà Helmut Schulze, poeta e traduttore, che ci immergerà nella tragica atmosfera e nel contesto storico-sociale di quegli anni.

 

Per tutti gli eventi: entrata con tessera Oltre il Visibile 2013 e piccola sottoscrizione.