Gli zombi siamo noi

Io sono come i miei zombi, non resterò morto!

George Andrew Romero (New York, 4 febbraio 1940 – Toronto, 16 luglio 2017)

Orrore e critica sociale: omaggio al compianto maestro del cinema americano in 4 serate da brivido!
Oggi il mondo del cinema piange uno dei maestri che, con la sua arte, ha saputo raccontare l’involuzione della società, ma sempre col sorriso sulle labbra.

 “Stay scared” George. Il padre degli zombie, George Romero, leggenda dell’horror, colui che inventò dal nulla un nuovo genere, è morto il 16 luglio scorso in un ospedale di Toronto per un cancro ai polmoni. Aveva 77 anni e nel 1968 battè il ciak fondativo degli zombie movie con una pellicola low budget che fece scalpore come La notte dei morti viventi.

Girato a Pittsburgh in bianco e nero con un budget di 114mila dollari, Night of the Living Dead ha incassato 30 milioni di dollari ed è diventato un cult: scardinò, con la sua visione politica e sociologica del mostro, le regole del cinema e l’opinione pubblica nella ricezione del genere horror, entrando così nell’immaginario collettivo e influenzando intere generazioni di scrittori e registi.

«A me non è che me ne fregasse molto – ha spiegato Romero commentando la componente politica nei suoi film – ma già che c’ero, tramite gli zombie mi divertivo a dire qualcosa su quello che stava accadendo in quel momento nella nostra società. Se avessi fatto dei film seri e importanti non avrei potuto dire tutte queste cose».

Si parla molto spesso di come, a partire dalla fine degli anni Sessanta, l’horror sia diventato uno strumento per veicolare un messaggio, ma nel caso di Romero questo non è del tutto esatto. Sarebbe più corretto dire che i suoi film erano (anzi, sono) il messaggio. La potenza evocativa delle sue immagini è un pugno in faccia, uno schiaffo alla morale. In your facePer Romero è fondamentale far riflettere lo spettatore, prim’ancora di spaventarlo.

Romero ha lavorato in tutta la sua carriera cinematografica con il concetto di orrore, declinato in tutte le sue formeNella sua carriera ha realizzato sedici pellicole, di cui solo sei ascrivibili al filone zombi: in questa piccola ma significativa carrellata vedremo come, proprio come le sue creature, anche i grandi film non muoiono mai (e non mancherà un omaggio italiano al grande cineasta!). Iniziativa in collaborazione con Paolo Romanucci, critico cinematografico.

Adesso tocca a Te. E come dicevi sempre: stay scaredGrazie, torna presto.

Quando non ci sarà più spazio all’inferno i morti cammineranno sulla Terra.

Amelia (TR)

Sala comunale F. Boccarini

P.zza Augusto Vera, 10

Giovedì 2 novembre – ore 21.00

LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI

Un film di George A. Romero

Con Duane Jones, Judith O’Dea, Russell Steiner, Karl Hardman, Marilyn Eastman, Keith Wayne

b/n durata 96 min. – USA 1968 – v.o.sott.it.

Presentazione a cura di Paolo Romanucci, critico cinematografico

Nello stato della Pennsylvania, per effetto delle radiazioni di una sonda spaziale rientrata dal pianeta Venere, i defunti non ancora sepolti, tornano in vita affamati di carne umana. In un casolare isolato ai margini del bosco si ritrovano, circondati da un gruppo di orrende creature, Ben e Barbara, una coppia di fidanzati, e due coniugi.

“…sapevo che in seguito a quel film si sarebbe creato un nuovo genere nella cinematografia americana. Era un qualcosa di ibrido che mescolava terrore, risate e critica sociale in un impetuoso, totalmente imprevedibile concentrato d’intrattenimento, diverso da qualsiasi cosa avessi mai sperimentato prima. Ne sono stato calamitato. Ed è stata colpa di George.” Wes Craven

I morti ti prenderanno Barbara!” Johnny (Russell Streiner)

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Venerdì 3 novembre – ore 21.00

WAMPYR

Un film di George A. Romero

Con John Amplas, Lincoln Maazel, Christine Forrest Titolo originale Martin

durata 85 min. – USA 1978 – v.o.sott.it.

Versione Director’s Cut non più distribuita

Martin raggiunge la famiglia del cugino Tata Cuda in una cittadina vicino a Pittsburgh. Durante il viaggio in treno dissangua e uccide una ragazza. Tata lo accoglie freddamente: è convinto che il nipote sia un vampiro. Martin cerca indirettamente aiuto, ma il desiderio di uccidere è più forte di lui. Intanto lo zio si attrezza per uccidere il presunto nosferatu.

Il film è considerato come una delle migliori pellicole del genere degli anni settanta ed è spesso citato come uno dei migliori lavori di Romero. Il regista ha dichiarato che Wampyr è il preferito tra tutti i suoi film. La pellicola vede inoltre Romero collaborare per la prima volta con il creatore di effetti speciali Tom Savini.

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Sabato 4 novembre – ore 21.00

MONKEY SHINES – ESPERIMENTO NEL TERRORE

Un film di George A. Romero

Con Jason Beghe, John Pankow, Kate McNeil, Joyce Van Patten, Christine Forrest

durata 108 min. – USA 1988 – v.o.sott.it.

Allan, atletico e sportivo, resta paralizzato in seguito a un incidente. Un suo amico ha l’idea di mettergli a fianco una scimmia sottoposta a esperimenti genetici e poi addestrata da una specialista, Melanie Parker. La scimmietta diventa compagna inseparabile di Allan, ma il suo attaccamento morboso sfocia in una forma di gelosia… omicida.

Tratto da un romanzo di Michael Stewart, è un bellissimo thriller “imperniato sulla labile linea di divisione tra uomo e animale”.

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Domenica 5 novembre – ore 18.00

DELLAMORTE DELLAMORE

Un film di Michele Soavi

Con Rupert Everett, Anna Falchi, François Hadji Lazaro, Barbara Cupisti, Stefano Masciarelli

durata 105 min. – Italia, Francia, Germania 1994

Presentazione a cura di Paolo Romanucci, critico cinematografico

Francesco Dellamorte ha scelto di rinchiudersi in una sorta di esilio volontario come guardiano del cimitero di un piccolo paesino. Con lui vive solo una strana creatura, una specie di muto folletto chiamato Gnaghi. Un brutto giorno però i morti decidono di tornare in vita, uscendo dalle loro tombe e seminando il terrore nel borgo. Dellamorte si vede così costretto a intervenire, uccidendo i morti per la seconda volta e seppellendoli di nuovo.

Gli esterni del cimitero sono stati girati in un vero camposanto ad Arsoli, piccolo paese nella provincia di Roma. La maggior parte delle scene è stata girata nel comune di Guardea, un piccolo paese nella provincia di Terni.

Il film è caratterizzato da una forte dose di umorismo nero, e grande importanza riveste la componente scenografica, che valse alla pellicola il premio David di Donatello per la migliore scenografia del 1994 (Festival internazionale del film fantastico di Gérardmer 1995: Premio della giuria).

Tra morti viventi e vivi morenti, siamo tutti ugualiRupert Everett

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(George Romero insieme a Stephen King)

Ho sempre simpatizzato per gli zombie, hanno un che di rivoluzionario. Rappresentano il popolo senza idee autonome che a un certo punto, stanco dei soprusi, si ribella. Eravamo noi nel ‘68. E ora siamo morti. Cioè, i nostri ideali sono morti: io sono uno zombie.

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Ho sempre pensato che l’orrore reale sia intorno a noi, i mostri più spaventosi sono i nostri vicini.

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Gli zombi non mi stancano mai, sono i produttori a stancarmi.

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Sei davvero libero se lavori con un budget molto basso o molto alto.

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Ingresso con tessera OV 2017 e sottoscrizione
Graph: Luigia Stefanucci