Montagne del destino

C’è un punto oltrepassato il quale nulla potrà essere come prima

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L’alpinismo, ma anche la vita, possano essere segnati per sempre da una scelta che, ineluttabilmente, s’intreccia con un destino imperscrutabile.

Sono grandi storie di montagne e di vita. Sono storie di straordinario alpinismo su montagne mitiche.

Rassegna in collaborazione con Andrea Bollati, geologo e alpinista.

 

Amelia (TR)

SALA COMUNALE F. BOCCARINI

P.zza Augusto Vera, 10

 

 Venerdì 31 marzo – ore 21.00

THE EPIC OF EVEREST 

Il mistero di Mallory e irvine

Un film di John B.L. Noel

Regno Unito / 1924 / 87′

PRESENTAZIONE A CURA DI ANDREA BOLLATI, GEOLOGO E ALPINISTA

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Il film ufficiale della leggendaria spedizione all’Everest del 1924 è una delle più rare pellicole conservate nell’archivio del British Film Institute. Il suo restauro ha coinciso con il 60° anniversario della prima salita del 1953 da parte di Edmund Hillary e Tenzing Norgay.

Quello del ’24 fu il terzo tentativo di scalata della vetta più alta del mondo e si concluse con la morte di due tra i migliori alpinisti dell’epoca, George Mallory e Andrew Irvine, e diede il via ad un interminabile dibattito riguardo l’effettivo raggiungimento della cima. In condizioni atmosferiche decisamente ostili e con una cinepresa a manovella, il capitano John Noel catturò immagini mozzafiato e di grande importanza storica.

La pellicola contiene i primi documenti filmati sulla vita in Tibet, con sequenze girate a Phari Dzong (Pagri), Shekar Dzong (Xegar) e al monastero di Rongbuk. Ciò che però risalta in particolar modo è la capacità di Noel di trasmettere la vulnerabilità, l’isolamento e il coraggio di questi avventurieri in uno degli ambienti più ostili al mondo.

Il restauro del British Film Institute National Archive ha ripristinato la qualità delle riprese e reintrodotto i colori originali. La musicazione, composta e diretta da Simon Fisher Turner, presenta un’avvolgente combinazione di musica elettronica, suoni ambientali, strumenti e voci occidentali e nepalesi (il film ha vinto il primo premio come migliore musica originale all’Ivor Novello Awards 2014).

[John B.L. Noel (1890-1989). Alpinista e regista. Proveniente da una famiglia aristocratica, Noel studia alla Royal Military Academy Sandhurst, e viene poi postato in India. Si aggrega alla spedizione all’Everest del 1922 come fotografo e regista ufficiale e produce un breve film, Climbing Mount Everest (1922). Nel 1924 Noel forma una ditta privata che compra i diritti fotografici per la spedizione all’Everest di quell’anno. Dopo la prima ascesa all’Everest nel 1953, Noel tiene ancora conferenze sulla montagna e le sue fotografie e riprese appaiono in molti film e programmi televisivi.] 

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Sabato 1 aprile – ore 21.00

NANGA PARBAT

Un film di Joseph Vilsmaier

Con Florian Stetter, Andreas Tobias, Matthias Habich, Karl Markovics, Volker Bruch

durata 104 min. – Germania 2010 

Presentazione a cura di Andrea Bollati, geologo e alpinista

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Nel giugno 1970 i fratelli Messner raggiunsero la vetta del Nanga Parbat, uno dei quattordici 8.000 della Terra, dopo un’estenuante salita del versante Rupal. Con Günther debilitato dal mal di montagna, Reinhold, allora 25enne, guidò la discesa lungo il versante Diamir. Ma Günther durante la disperata fuga verso il basso scomparve travolto da una valanga. Reinhold lo cercò senza successo, fino allo stremo delle forze e riuscì al salvarsi per miracolo tornando a valle e incontrando dei pastori. Venne poi ingiustamente accusato di avere abbandonato il fratello.

A distanza di quarant’anni, il film ripercorre in modo avvincente quella drammatica vicenda che vede come interprete uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi che definisce quest’opera “Un film epico, un’avventura e una tragedia greca. Che racconta fatti e non interpretazioni”.

Tokyo International Film Festival 2010: Earth Grand Prix – Special Award

Trento Film Festival 2010: Premio del Pubblico – Miglior Film; Premio della Critica “Luciano Emmer”

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L’Everest, posto tra Nepal e Cina, con i suoi 8848 metri di altezza è la montagna più alta del mondo e tra le più temute. Generazioni di esploratori hanno tentato di scalare questo gigante, e molti di loro non sono mai tornati a valle. La prima ascensione certa avvenne il 29 Maggio del 1953 grazie al neozelandese Edmund Hillary e allo Sherpa Tenzing Norgay che facevano parte della spedizione britannica capitanata dal colonnello John Hunt.

Il Nanga Pàrbat (conosciuto anche come Nangaparbat Peak o Diamir) è la nona montagna più alta della Terra con i suoi 8126 metri s.l.m., situata in Pakistan.

È il secondo ottomila (dopo l’Annapurna) per indice di mortalità, ovvero rapporto tra vittime ed ascensioni tentate, con un valore che si aggira intorno al 28%, tanto da essere spesso soprannominata anche the killer mountain (la montagna assassina). Pur essendo molto più vicino agli ottomila del Karakorum di quanto lo sia rispetto a quelli dell’Himalaya propriamente detto, non vi fa parte per il fatto di trovarsi sul lato sud della valle dell’Indo, ed è perciò considerato l’unico ottomila del Kashmir. 

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 The Epic of Everest (1924)

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NOTE

Ingresso con tessera OV 2017 e sottoscrizione
Graph Roberta Boccacci

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