Politicamente scorretto

Mafia, politica e altre storie

 “Everyone has the right to enjoy culture”

The ‘GlobalMay manifesto’ of the International Occupy assembly 

trattativa[1]

Anche quest’anno sarà il cinema il protagonista principale della terza edizione dell’arena estiva c/o il Chiostro di San Francesco ad Amelia, a cura dell’ass. Oltre il Visibile, in collaborazione con Comune di Amelia, Ass.to alla Cultura.

Si parte con «Politicamente scorretto» (3-5 luglio): film, incontri e ospiti per una mini rassegna cine-culturale, volta a raccontare e incidere sull’attualità: per parlare di mafia, di corruzione, di ambiente, di società civile, di politica: di temi incentrati sull’impegno sociale e civile (con il supporto del Comitato Soci Coop Amelia e in collaborazione con Arci Terni).

Amelia (TR)

Chiostro di San Francesco

P.zza Augusto Vera, 10

Venerdì 3 luglio – ore 21.00

 Aperitivo di benvenuto e presentazione del video

LAVORO E NON SOLO: UNA STORIA DI ANTIMAFIA, UNA SCELTA DI VOLONTARIATO

Interventi di: Laura Dimiziani (Ass.re alla Cultura, Comune di Amelia) – Tommaso Sabatini (Resp. Legalità ARCI Terni) – Lucilla Ciuchi (Resp. d’Area Soci Coop di Amelia)

Il video, inserito nel PROGETTO MEMORIA del CESVOL, vede protagonista la Cooperativa “Lavoro e Non Solo di Corleone”, cooperativa sociale, nata nel 2000, per volere di ARCI Sicilia e partner di Libera, che gestisce i terreni confiscati alla mafia. La cooperativa gestisce 170 ettari di terreni, dislocati tra Corleone, San Giuseppe Jato e Canicattì.

A seguire: ore 21.30

LA TRATTATIVA

Un film di Sabina Guzzanti

Con Enzo Lombardo, Sabina Guzzanti, Sabino Civilleri, Filippo Luna, Franz Cantalupo

 Durata 108 min. – Italia 2014

Di cosa si parla quando si parla di trattativa? Delle concessioni dello stato alla mafia in cambio della cessazione delle stragi? Di chi ha assassinato Falcone e Borsellino? Dell’eterna convivenza fra mafia e politica? Fra mafia e chiesa? Fra mafia e forze dell’ordine? O c’è anche dell’altro?

Un gruppo di attori mette in scena gli episodi più rilevanti della vicenda nota come trattativa stato mafia, impersonando mafiosi, agenti dei servizi segreti, alti ufficiali, magistrati, vittime e assassini, massoni, persone oneste e coraggiose e persone coraggiose fino a un certo punto. Così una delle vicende più intricate della nostra storia diventa un racconto appassionante.

 ———–

Sabato 4 luglio – ore 20.30

Presentazione di

MATTEO SALVINI. SOTTOVUOTO SPINTO (Kaos 2015)

Un libro di Michele De Lucia

Aperitivo di benvenuto a partire dalle ore 20.00

Intervista a cura di Francesco Pullia, scrittore e giornalista

È previsto un ampio spazio per le domande dal pubblico. Sono stati invitati ad intervenire il professor Domenico Cialfi, i giornalisti Gianluca Diamanti, Pierpaolo Burattini ed Enzo Beretta, la portavoce M5S al Consiglio comunale di Terni (già candidata sindaco alle elezioni 2014) Angelica Trenta.

IL LIBRO

Tutto cominciò nella Milano del 1993, quando uno svogliato studente universitario (genere italiano medio che più medio non si può) riuscì a farsi eleggere consigliere comunale nelle liste del Carroccio.

Da allora, per un ventennio, il politicante Matteo Salvini, seguace del capo leghista Umberto Bossi e suo pupillo nella ridente Padania, indossando la camicia verde ha dichiarato guerra agli stranieri e ai rom, ha scatenato una crociata contro gli islamici, ha invocato la castrazione chimica per gli stupratori, ha incitato all’autodifesa armata da Far West, ha collezionato poltrone e poltroncine, e ha fatto il tifo per il Milan calcio.

Finché alla fine del 2013, dopo che il carismatico Bossi ha concluso la carriera nelle cronache giudiziarie, Salvini ne ha preso il posto come nuovo leader della Lega nord. E parlando all’intestino degli elettori, sospinto dai sondaggi ha condotto il Carroccio verso la destra estrema, fino a intendersela con neofascisti e xenofobi italiani e esteri, al grido di: «I moderati non esistono: esistono normali borghesi che ne hanno le palle piene». E anche: «Chi evade le tasse per sopravvivere non è un evasore ma un eroe».

Michele De Lucia (Roma, 1972), ex tesoriere di Radicali italiani, è autore di vari libri (www.micheledelucia.it)

 A seguire: ore 21.30

BELLUSCONE – UNA STORIA SICILIANA

Un film di Franco Maresco 

Durata 95 min. – Italia 2014

Con lo stile ironico, dissacrante e provocatorio dell’autore, il film intreccia il viale del tramonto di Berlusconi con le sorti dello sfortunato Ciccio Mira, radicato in una vecchia cultura dura a morire, e con il destino artistico dello stesso Maresco, che sceglie di eclissarsi, dopo aver capito l’inutilità dell’ennesima battaglia contro i mulini a vento della politica, in un’Italia che nella “cultura” berlusconiana si è a lungo riconosciuta e continua a riconoscersi.

“Un sublime trattato di antropologia contemporanea: Belluscone non è l’ennesimo film su Berlusconi, ma è molto di più. È un apologo sugli idoli. Sulle speranze liquide. Sulle sconfitte e sugli orizzonti che comunque non promettono vittorie. Un viaggio in un’Italia senza direzione in cui si rimane fermi, impantanati ai blocchi di partenza.”

“Il film più originale, divertente e geniale visto a Venezia” (Fabio Ferzetti)

“Un film che è già culto, un’opera straordinaria, intimamente wellesiana, che parla di noi e per noi.” (Dario Zonta)

 ————-

 Domenica 5 luglio – ore 21.30

EVERYDAY REBELLION

Un film di Arman T. Riahi, Arash T. Riahi

Svizzera, Germania, Austria 2013 – 118 min. – v.o.sott.it.

Cos’è che ha in comune il movimento Occupy Wall Street con gli Indignados spagnoli o con la Primavera Araba? C’è una connessione tra il movimento democratico iraniano e le lotte siriane? E qual è il collegamento tra le attiviste ucraine in topless di Femen e le proteste contro il governo in Egitto? Le ragioni dietro ai vari sollevamenti in questi paesi possono essere diverse, ma le tattiche creative di non-violenza che essi usano sono strettamente connesse.

Everyday Rebellion è un documentario e un progetto cross-mediale che celebra il potere e la ricchezza delle forme creative di protesta non-violenta e di disobbedienza civile.

Ci tiene a presentarsi come fatto della stessa materia creativa di cui sono fatti i suoi oggetti di studio, e andrebbe usato proprio come un’arma virale e mostrato ad ampio raggio, perché l’informazione è potere e perché, come recita il manifesto del Global May: “everyone has the right to enjoy culture“.

Entrata con tessera OV 2015 e sottoscrizione

Con il supporto di: Atelier Il Piumaccio; Porcelli Tavern; Tecnograph; Enoteca del Gallo

In caso di brutto tempo le proiezioni si terranno c/o l’adiacente Sala F. Boccarini